INTERVISTA A FABIO FABIANI, direttore sportivo del Club Sportivo Firenze.

Fabio Fabiani nel 1980, dopo un passato da calciatore di buon livello alla Cattolica Virtus, decide di intraprendere la carriera di allenatore presso l’ASSi Virtus di Rifredi. Proseguirà poi in Laurenziana, società nata dalla fusione delle storiche Assi Virtus e Po.Li.Ri) collezionando numerose vittorie in campionati e Tornei. Alla fine la naturale evoluzione come Responsabile della Scuola Calcio e poi come Direttore Sportivo. Nel 2019 il passaggio al Club Sportivo 1870 sempre nel ruolo di Direttore Sportivo. Qui l’obbiettivo è ricostruire la storica società fiorentina delle Cascine insieme agli inseparabili Piero e Aldo Cerboneschi.

 

Fabio Fabiani è quindi un personaggio assai rilevante nel panorama del calcio dilettantistico fiorentino e toscano ed è anche uno dei “soci fondatori” del movimento CalcioFairPlay Toscana.

Fabio Fabiani, Direttore Sportivo del ClubSportivo, ci parli della Sua Società.

Il Club Sportivo è una società molto particolare ed affascinante: per la sua fantastica location nel parco delle Cascine, per la sua storia essendo stata fondata nel 1870 ed essendo perciò la più vecchia in Italia (la Fiorentina è stata fondata qui…), per le sue rinnovate ambizioni di risalire nei palcoscenici che gli competono. Oggi, come tutti, stiamo uscendo da un periodo assai difficile a causa della pandemia. E ne stiamo uscendo bene avendo messo in campo una ottima organizzazione. E stiamo costruendo il futuro prossimo perché sia foriero di rilancio e soddisfazioni. In questa ottica va visto il progetto di totale ristrutturazione del motovelodromo con il nuovo manto in erba sintetica, la nuova pista, la nuova illuminazione LED, le nuove tribune. Un progetto di assoluto rilancio che noi asseconderemo con un il consolidamento ed il potenziamento delle nostre rose e dei nostri quadri tecnici. Siamo ambiziosi e i nostri ragazzi meritano questo.

E un tratto della sua storia…

Assi Virtus e Laurenziana sono la mia storia da dirigente e non rinnegherò mai una sola cosa fatta negli oltre trenta anni che ho passato li, facendo tutta la trafila (gavetta…) da viceallenatore a direttore sportivo….e poi quante vittorie e quante soddisfazioni. E quanta bella gente ho conosciuto!! La Cattolica Virtus è la mia gioventù agonistica in una società che proprio in quegli anni sessanta stava cominciando a crescere per poi diventare “dominante” come adesso. Ambiente indimenticabile, dirigenti fantastici, allenatori formidabili. Quando torno lì mi sembra sempre di essere a casa mia.

Cosa rappresenta per Lei CalcioFairPlay? Perché fa parte di CalcioFairPlay?

CalcioFairPlay nasce da una idea di cambiamento che abbiamo coltivato con un numero inizialmente ristretto di amici che man mano si sono trovati a condividere idee, prospettive, ambizioni per un calcio competitivo ma a vera misura di uomo. Questa nuova modalità ha rapidamente coinvolto altri amici fino a stendere un manuale deontologico condiviso. Siamo così diventati interlocutori privilegiati di Istituzione e della stessa FIGC. Adesso estenderemo i contatti con tutte le società toscane con riunioni territoriali e poi ci conteremo: non ci poniamo limiti. Intanto siamo presenti sui social e su internet con il nostro sito www.calciofairplay.it avendo una redazione molto operativa e creativa. Le finalità sono solo quelle di far crescere un calcio migliore, solidale, aperto a tutti.

Programmi ed impegni nel prossimo futuro?

L’attualità è per me far parte di CalcioFairPlay Toscana. Secondo me, è una novità assoluta nel panorama del calcio dilettantistico e le sensazioni sono assai positive. Siamo riusciti a costruire un sistema che, nel rispetto dei propri obbiettivi e delle proprie realtà, ci consente di affrontare in modo collegiale qualsiasi argomento e trovare sempre la sintesi condivisa. Lo facciamo con periodiche videoconferenze che sono sempre produttive e costruttive. I rapporti fra noi sono sinceri ed ottimali e conseguentemente il clima è sereno e produttivo. Ognuno di noi ha messo a disposizione in modo naturale il meglio di sè da un punto di vista tecnico umano e culturale, senza egoismi e voglia di prevaricare. E così ne sta venendo fuori un “AVATAR di Direttore Sportivo” veramente di altissimo livello. Un esempio? Quando uno di noi ha un dubbio, scrive nel gruppo ed in brevissimo tempo riceve molteplici risposte risolutive, consigli, condivisioni.

E’ veramente fantastico: ne sono sicuro, ne sentirete parlare!

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