I NUOVI VOLTI DI CALCIO FAIR PLAY TOSCANA : DUE PAROLE CON WALTER MARIOTTI (GS PORTA A LUCCA)
CalcioFairPlay Toscana è un associazione e come tale sempre aperta a nuovi ingressi ai quali è richiesta l’unica prerogativa è quella di condividere e diffondere gli ideali della nostra associazione.
Ultimamente ci sono stati delle nuove graditissime entrate che andiamo a presentare tramite delle brevi ma efficaci , interviste .
Il primo della lista è Walter Mariotti che va ad integrare la “colonia” Pisana presente in CFPT , al quale va il benvenuto da parte di tutta la nostra organizzazione .
D -CHI E’ WALTER MARIOTTI?
R-Manager informatico, appassionato da sempre di calcio, mi sono avvicinato alle realtà giovanili seguendo mio figlio.
Finché lui è stato in una società che privilegiava l’aspetto agonistico a quello sociale, la distanza tra genitori e società era tale da non permettere il coinvolgimento dei primi e anche gli accompagnatori avevano un ruolo più che altro burocratico.
Passati al GS Porta a Lucca, società più piccola dove tutti dobbiamo dare una mano, da Dirigente Accompagnatore mi sono lasciato sempre più coinvolgere, proponendo iniziative e occupandomi della comunicazione della società (Social Media, Merchandising, adesso Album Figurine).
Da poco tempo ho avuto il compito di far avvicinare alla società aziende interessate a promuovere il proprio marchio sul territorio.D- COME HAI CONOSCIUTO CALCIO FAIR PLAY TOSCANA?
R- Ho letto su qualche giornale online l’iniziativa della Partita Applaudita, ne ho parlato in società che ha subito accettato l’idea e condiviso i valori . A quel punto vi ho contattati.D- CHE COSA TI HA SPINTO AD ENTRARE NELLA NOSTRA GRANDE FAMIGLIA?
R-Troppe volte assistiamo dal vivo o leggiamo sui giornali, a episodi disdicevoli che fanno male al calcio giovanile. Essere una piccola goccia di positività in un mare di ignoranza e di brutte abitudini mi stimola e mi gratifica. Ho raggiunto un’età in cui bisogna “dare” e non più ricevere, anche un piccolo contributo è sempre meglio di niente.D-PISA E’ UNA PROVINCIA BEN RAPPRESENTATA NELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE E UNA CITTA’ CHE GRAZIE ALLE PROPRIE ISTITUZIONI HA SPESSO CONDIVISO EVENTI IMPORTANTI CON NOI . TU CHE HAI PARTECIIPATO SEMPRE CON GRANDE ATTENZIONE , COME HAI TROVATO QUESTI EVENTI ?
R-Innegabilmente l’assessore Frida Scarpa dimostra una grande vicinanza alle piccole realtà del territorio. Lei porta la sua esperienza diretta di sportiva e sa bene quanto le piccole realtà (sia di sport “minori” sia di calcio giovanile) possono tenere lontano dai cellulari (una volta si diceva “dalla strada”) questi ragazzi, che trovano nello sport un motivo di aggregazione vera che ormai è ridotta ai minimi termini in altri ambiti.D-COME VALUTI LA SITUAZIONE IN AMBITO FAIRPLAY NEL MONDO CALCISTICO GIOVANILE PISANO ?
R-Non più tardi di una settimana fa un allenatore è stato costretto a far uscire i propri bambini di 7 anni a causa delle intemperanze di un padre che stava scatenando un putiferio. Sembra che la causa sia stata un bambino che dopo un goal ha “zittito” la panchina in modo provocatorio. Ascoltare queste notizie ci fa sentire impotenti rispetto al grado di ignoranza e aggressività che possiamo trovare sugli spalti del calcio giovanile (ma è specchio della società). Io seguo Allievi B, quindi ragazzi già grandi, ma molti allenatori inculcano comportamenti tipici del calcio maggiore di una volta, che poco hanno a vedere con la sportività. Paradossalmente negli ultimi tempi vedo molta più correttezza nelle partite professionistiche che in certi campetti di periferia. In definitiva non sono molto fiducioso ma qualsiasi cosa si possa fare in ambito Fair Play è benvenuta.D-SEI STATO TRA I PROMOTORI DELLA PRIMA PARTITA APPLAUDITA IN TERRA PISANA E LA PRIMA IN ASSOLUTO PER LA CATEGORIA UNDER 15 . CHE RICORDO HAI DI QUELLA GIORNATA?
R-La partita fu scelta proprio perché all’andata ci furono degli episodi disdicevoli tra genitori, paradossalmente tra due società vicine che intrattengono rapporti molto cordiali. LA giornata fu bellissima ed ho ricordi meravigliosi a parte il risultato 😊. Ho parlato con i genitori dopo l’incontro, e mi fu detto che forse la formula è un po’ troppo asettica e diminuisce l’entusiasmo che comunque è il pane del Calcio. Personalmente sono abbastanza d’accordo, perché non pensare ad una formula di una “partita a favore” ? (solo incitamento alla squadra, mai fischi ad arbitro ed avversari, mai suggerimenti ai propri figli)
Approfittando di questo spazio, ho una domanda ed un suggerimento. Noi partecipiamo personalmente a questa associazione, ma perché non allargare alle varie ASD del territorio in forma ufficiale ? Una sorta di ISO26000 (responsabilità etica delle società di capitali) che CFPT potrebbe dare alle società che dimostrano nei fatti di perseguire gli obiettivi del Fair Play. Mi rendo conto che sarebbe uno sforzo enorme, ma vista la nostra ambizione, mai dire mai.